24 Mag INTESTINO E POSTURA
Il tubo digerente nel suo insieme è una struttura muscolare lunga circa 12 metri che si distribuisce dal cavo orale all’orifizio anale.
Come tutti i muscoli esso presenta: dei mezzi di fissità, delle innervazioni e dei riflessi neurologici.
Nello specifico l’intestino, essendo inserito meccanicamente tramite la radice del mesentere alla regione lombare alta può determinare, durante alterazioni della sua tonicità o in condizioni di distensione (gonfiore), interferenze meccaniche sul rachide. Queste sono inoltre amplificate dalla trazione dell’aponeurosi trasversale su tutto il rachide lombare.
Inoltre l’intestino è innervato dal nervo vago (X nervo cranico), dalle radici nervose di T8-L2 (regione dorso-lombare) e dal plesso sacrale (S2-S4). Il nervo vago presenta collegamenti ed interazioni con il nervo trigemino e con i primi 3 nervi cervicali, mentre le suddette radici spinali hanno relazioni con i corrispondenti metameri vertebrali a livello muscolo-scheletrico. Ne consegue che alterazioni di segnale afferenti dall’intestino possono determinare dei riflessi (viscero-somatici) che si riproiettano sulla muscolatura para-vertebrale a vari livelli.
Infine l’aumento di pressione degli organi addominali rende scomoda la discesa diaframmatica richiedendo un maggior impegno al muscolo respiratorio per assolvere le esigenze respiratorie. Questo determina ripercussioni sulla regione dorso-lombare per trazione diretta del muscolo diaframma e a livello cervicale per compensazione respiratoria attraverso la muscolatura accessoria alla respirazione.
E’ quindi evidente che alterazioni di tonicità del tubo digerente o stati di distensione possono sia per via meccanica sia per via neurologica alterare prepotentemente il nostro assetto posturale.